Codacons, diffida

Lo scrivente CODACONS CAMPANIA ONLUS, sede provinciale di Benevento, in persona del suo legale rapp.te p.t., viale Martiri d’Ungheria 13, Benevento, avv. Maurizio Zeoli, direttamente quale Associazione riconosciuta per la tutela dei consumatori, nonché in nome e per conto dei privati sottoscrittori della nota di INVITO E DIFFIDA del 20/02/2014, tutti utenti del servizio idrico fornito presso il Comune di Foglianise, premesso che:

1) – si prende atto del contenuto della nota specificata in oggetto;

2)- si prende atto del fatto per cui la comunicazione relativa al passaggio di gestione è intervenuta nel mese di dicembre 2011. Ci si limita a considerare in merito come le informazioni siano state fornite troppo a ridosso del passaggio di gestione e, peraltro, quanto al deposito cauzionale, tardivamente (giugno 2012);

3) – i chiarimenti relativi alla tariffe applicate sono, invece, francamente incomprensibili. Il Consorzio ed il Comune hanno firmato, si presume volontariamente e senza costrizioni, una convenzione con cui il primo si impegnava a lasciare le tariffe invariate rispetto a quelle già vigenti. In particolare l’art.15 della Convenzione come innanzi approvata vincolava il CABIB all’applicazione di precise ed ivi specificate tariffe.

All’atto della firma della convenzione, approvata solo in data 29.12.2011 dal CABIB, la questione relativa al forte aumento della fornitura di energia elettrica, scaturente da una deliberazione consortile del 3.5.2011, era certo già nota pienamente non solo al Comune ma anche al Consorzio che, pur tuttavia, accettava la clausola tariffaria di cui all’art.15 della Convenzione senza fare cenno alcuno agli imminenti programmati aggravi.

Per una questione di logica e correttezza contrattuale, trattandosi di convenzione, almeno secondo il disegno delle parti, vincolante anche per terzi soggetti, nella fattispecie i fruitori del servizio, simile variabile avrebbe dovuto costituire oggetto di specifica clausola; invece nulla di nulla.

Il Cabib, non solo il Comune, avrebbe dovuto inserire in quella sede apposita clausola di salvaguardia in ragione degli aumenti programmati; tanto più se, come sembra di capire dal messaggio del CABIB, il Consorzio ne fosse già pienamente consapevole da almeno 6 mesi.

Tale assenza rende assolutamente ingiustificata, a meno che le parti contrattuali non diano formale disdetta all’accordo in quella sede raggiunto, l’aumento tariffario applicato, peraltro appena dopo il passaggio di gestione.

SI RIBADISCE COME I CITTADINI DI FOGLIANISE VOGLIANO SOLO PAGARE QUANTO STABILITO IN CONVENZIONE E NON USUFRUIRE DI CHISSA’ QUALI PRIVILEGI. Anche se è opportuno sin da adesso segnalare come risulti l’applicazione di tariffe differenziate a seconda del Comune servito dallo stesso Consorzio CABIB, senza apparente logica mutualistica o consortile.

3)- Sul deposito cauzionale la Delibera dell’Autorità per il Sistema Idrico n.86/2013/RE/IDR che prevede la possibilità per i gestori di richiedere il deposito cauzionale è entrata in vigore solo il 01.01.2014. L’attività di riscossione svolta dal CABIB è invece di molto anteriore e riguarda tutte le utenze, anche quelle più antiche e di fatto prive di ogni e qualunque rischio di insolvenza.

Inoltre, per i contratti di somministrazione in essere al momento dell’entrata in vigore della Delibera, l’art.8 stabilisce come il Gestore possa solo conguagliarli con le somme riscosse a titolo di anticipo di consumi.

Inoltre l’art.3 della stessa Delibera limita tale possibilità all’atto della stipulazione di un nuovo contratto di somministrazione.

L’art.3, II comma, vincola tale possibilità all’adozione e pubblicazione secondo le modalità di cui alla Deliberazione n.586/2012/R IDR da parte del Gestore di una Carta dei Servizi conforme alle normative vigenti; il dato in questione non risulta certificato per il CABIB.

Peraltro il deposito cauzionale è stato fissato per tutti in Euro 78,00 mentre il massimo consentito è di 3 mensilità di consumo storico.

Inoltre, al contrario di quanto dal CABIB assicurato, la convenzione stipulata con il Comune di Foglianise definisce infruttifero e, quindi, irregolare il deposito cauzionale applicato dal gestore.

Tanto considerato e premesso

lo scrivente CODACONS, in nome e per conto,

INVITA DI NUOVO

Il CABIB e

Il COMUNE DI FOGLIANISE

in nome dei rispettivi legali rapp.ti p.t.

  • ad ottemperare, ciascuno per quanto di rispettiva competenza, al dettato delle convenzioni vigenti a regolamentazione della fornitura del servizio idrico presso il Comune di Foglianise.

Il Comune di Foglianise è invitato, in particolare, a verificare il rispetto del disciplinare e ad applicare, in caso di verificata inottemperanza, le procedure sanzionatorie dovute sino alla decadenza dalla concessione.

L’inerzia dell’Ente locale che non ha, a differenza del CABIB, nemmeno ritenuto di fornire una risposta, denotando sommo disprezzo non tanto per l’Associazione quanto per i cittadini di Foglianise rapp.ti , merita la più marcata censura.

Si diffida, quindi, il CABIB a non applicare tariffe differenti da quelle espressamente stabilite in Convenzione ed a restituire, in conguaglio, con le prossime fatture quanto ingiustamente riscosso.

Si diffida, altresì, il CABIB a restituire il deposito cauzionale ingiustamente riscosso per i titoli in premessa esposti ; a regolarizzare la riscossione legittima a titolo di deposito cauzionale secondo quanto stabilito dalla Delibera n. 86/2013/RE/IDR.

Senza ulteriori oneri postali riscontro alla presente potrà pervenire anche via mail all’indirizzo codaconsbn@tin.it.

Qualora non dovesse pervenire tempestiva ed adeguata risposta (entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della presente) la popolazione è invitata a saldare il corrispettivo per il consumo idrico calcolando autonomamente la tariffa secondo quanto stabilito in convenzione; il calcolo è semplice e, in ogni caso, sarà di supporto all’utenza il seguente Comitato formato da cittadini di Foglianise: NON TARIFFE ALTE E SERVIZI SCARSI, via Municipio presse sede CGIL pensionati (ricevimento domenicale ore 10.00/12.00).

Distinti saluti

CODACONS

Avv. Maurizio Zeoli

richiesta convocazione Consiglio Comunale aperto sul problema idrico

Al Sindaco di Foglianise

Giovanni Mastrocinque

Al Presidente del Consiglio Comunale

Giuseppe Vetrone

Agli Assessori

Ai Consiglieri Comunali

 

OGGETTO: richiesta convocazione Consiglio Comunale aperto sul problema idrico 

 

Premesso che:

  1. in data  30 nov 2011 con delibera n. 39  il Consiglio Comunale di Foglianise deliberava l’affidamento del servizio idrico integrato al Consorzio Acque Bacini Idrogeologici Beneventani ( CABIB);

 

  1. le tariffe idriche a Foglianise, negli anni 2004 – 2014 sono aumentate del 156%, passando da 0,77 €/mc a 1,97 €/mc (l’eccedenza è 2,60 €/mc);

 

  1. a Foglianise si è costituito un libero comitato di cittadini “Comitato No Tariffe Alte Servizi Scarsi” a presidio e garanzia dei diritti dei cittadini, sottoscrittore della presente richiesta;

 

Tanto premesso ed a seguito:

– delle dichiarazioni del dirigente del Cabib, Lamberto Zanardi, rilasciate  in un intervista pubblica al quotidiano Il Mattino, che cosi riferiva : 

 << secondo le nostre stime circa il 50% dell’acqua che arriva a Foglianise risulta dispersa. Ma non sappiamo se si tratta di guasti o di sottrazioni dolose per sfuggire al monitoraggio. Sfruttando le risorse del territorio  le tariffe scenderebbero in maniera notevole. Come la sistemazione delle reti fatiscenti, anche l’individuazione e la messa a disposizione di eventuali sorgenti sul posto dipende dal Comune. A Foglianise noto un’incongruenza: tutti hanno pozzi propri però non esistono sorgenti comunali  >>;

– dal mancato rispetto dall’art. 4 della convenzione stipulata con il Cabib, dove lo stesso si impegna a unificare e rendere omogenee le tariffe per l’intero territorio consortile;

– dal mancato rispetto dell’art. 15 della convenzione stipulata con il Cabib, dove lo stesso si assume l’impegno di mantenere le medesime tariffe idriche tenute dal Comune di Foglianise fino alla definizione della tariffa unica;

Inoltre, in aggravio alla  scelta che il Cosiglio Comunale di Foglianise ha operato in data 30 nov 2011, oltre alla insostenibilità della bolletta dell’acqua, i cittadini di Foglianise si vedono costretti ad utilizzare addolcitori e decalcificatori a protezione dei propri elettrodomestici e servizi in genere, con un enorme aggravio di costi che incide su un servizio già di per se molto oneroso;

CHIEDIAMO

la convocazione del Consiglio Comunale aperto a tutti i cittadini, possibilmente con la presenza di un rappresentante del Cabib,  per discutere di quanto alle seguenti richieste:

1) il Consiglio Comunale dimostri il vantaggio economico,  o qualsiasi altro vantaggio, che i cittadini di Foglianise hanno ottenuto a seguito della deliberazione del 30 nov 2011;

2) il Consiglio Comunale produca i documenti atti a verificare il costo del servizio in rapporto al censimento dei contatori idrici esistenti;

3) il Consiglio Comunale  illustri e riferisca, rispetto alla scelta operata, le  possibili alternative di gestione del S.I.I. al fine di individuare percorsi virtuosi a garanzia di un servizio più efficiente e meno oneroso;

4) il Consiglio voti e approvi una mozione di indirizzo  mirata ad individuare azioni possibili che nel brevissimo periodo migliorino la qualità del servizio idrico e nello stesso tempo riducano i costi e conseguentemente le tariffe idriche a beneficio di tutti i cittadini di Foglianise.

 

                  IL COMITATO

 

Mastrocinque: “un gruppetto senza seguito nel paese formato da forestieri”

Ieri in Consiglio Comunale a Foglianise il Sindaco Mastrocinque, in una discussione relativa al servizio idrico, ha definito il Comitato No Tariffe Alte “un gruppetto senza seguito nel paese formato da forestieri”. Un atteggiamento di ben altra natura, rispetto all’incontro avuto mesi fa, dove il Sindaco ha provato in ogni modo ad ottenere il consenso e le grazie dello “sparuto” comitato affermando di condividere e sostenere la battaglia. Del resto perchè tanta ostilità se il Sindaco ha riconosciuto pubblicamente di aver commesso un errore e di condividere le istanze che sono alla base del comitato? Insomma se il Sindaco condivide la battaglia, che a sua detta sta conducendo all’interno del Cabib stesso, che interesse ha a sminuire il ruolo del Comitato?
Purtroppo il Sindaco può parlare attraverso le imboccate ricevute dinanzi ai bar cittadini e ci dispiace per lui che non potrà mai essere a conoscenza delle reali adesioni al comitato da parte dei cittadini di Foglianise (anche i più “insospettabili) e nemmeno delle opinioni e informazioni che ci vengono comunicate in privato.
Il fatto che una parte dei cittadini di Foglianise abbiano paura di esporsi e quindi di metterci la faccia pubblicamente per paura di ritorsioni non equivale di certo al fatto che quest’ultimi siano contenti di pagare le bollette dell’acqua a quei costi e che quindi non ritengano che l’affidamento al Cabib sia stata una cantonata storica, cantonata dettata forse da interessi di altra natura. Del resto è stato un dirigente del Cabib e non il Comitato dei professionisti della protesta ad affermare pubblicamente che il 50% dell’acqua “scompare” ipotizzando il reato di furto. Ora come si fa in un paese di 3000 anime a non sapere e non arrivare a conoscenza sul come scompare quest’acqua, la stessa che i cittadini onesti pagano il triplo rispetto alla normalità? Ma non è che la “scomparsa” magica dell’acqua è in stretta correlazione col fatto che una parte dei cittadini sta muta e non protesta? Chissà, questo lo scoprirà chi ha il dovere di fare chiarezza su queste vicende. Noi del comitato che siamo anche i fessi, onesti che hanno sempre pagato un servizio scadente a costi triplicati, che hanno dovuto e ancora continuano a pagare ciò che oggi con molta disinvoltura è definito UN ERRORE, continueremo comunque e sempre a chiedere conto di un nostro diritto e a chiedere di pagare un servizio il giusto prezzo e continueremo a farlo anche per coloro i quali hanno paura di esporsi e di parlare e continueremo a farlo anche per quelli che adesso correranno ad informare il primo cittadino del contenuto di questo post. Se a qualcuno la cosa infastidisce o stizzisce ce ne frega altamente, se avessero amministrato bene e non commesso errori, così come viene riconosciuto, oggi non ci sarebbe stata alcuna necessità di fare un comitato per chiedere come avviene in tutta Italia che nel 2014 l’acqua venga pagata ad un prezzo onesto. Noi non nutriamo alcuna avversità nei confronti del Sindaco siamo solo interessati a un problema, è invece lui che continua a mostrare questa insofferenza e quindi lui ad avere avversità nei confronti di cittadini che hanno la colpa di evidenziare un’esigenza. Comunque questo post è fatto per ringraziare Lui e i suoi accoliti delle attenzioni che mostrano nei nostri confronti, arrivando addirittura a raccogliere sul nostro conto le informazioni private e personali, senza quelle attenzioni non saremmo diventati così incisivi e importanti. GRAZIE CONTINUATE COSI’!

I cittadini pagano gli aumenti di stipendi del Cabib

Martedì pomeriggio c’è stato l’incontro del Comitato con il Sindaco di Castelpoto Isidoro Simeone.A differenza del precedente si è trattato di un incontro molto proficuo al fine di acquisire informazioni importanti, che è doveroso da parte nostra fornire alla cittadinanza e alla stampa.Preso atto che nessun candidato sindaco ha assunto una posizione sul destino del Cabib e soprattutto sul futuro della gestione del servizio idrico, tutti attendono l’esito elezioni amministrative per una questione di interessi e magari fare in modo che l’attenzione cali.Intanto il Cabib continua ad essere gestito come un mero carrozzone clientelare spalmando sulla pelle dei cittadini i costi di gestione e i super privilegi di cui i dirigenti godono.L’assemblea consortile seppur come previsto dall’art 18 dello statuto del Cabib, abbia competenze rispetto alla pianta organica, al personale, ai dirigenti e quindi possibilità di agire sugli sprechi,  continua ad essere ferma a causa di uno squallido gioco di tatticismi politici che non fanno altro che danneggiare ulteriormente i cittadini. Il candidato sindaco Aceto nonchè presidente del Cabib per nomina, preferisce non convocare l’assemblea per la paura di perdere la poltrona o per paura che troppe verità vengano a galla.Dalle carte esaminate e fornite dal sindaco Simeone abbiamo avuto la certezza che il Cabib, senza aver mai fatto programmazione sulla riduzione dei costi di energia elettrica e ricerca di nuove fonti di approvvigionamento, altro non è che un ente clientelare, ridotto in pessimo stato dai sindaci dei rispettivi comuni. Il Cabib per statuto si pone l’obbiettivo di essere appetibile ed allargarsi ad altri comuni, cosa mai avvenuta dal 91′ ad oggi. Ci chiediamo allora quali sono i compiti del direttore dell’ente, se queste attività seppur previste dallo statuto non sono mai state attuate? Cosa giustifica un compenso di 100000 all’anno per l’attuale direttore?Nell’anno 2003, quando ancora la crisi non esisteva, l’assemblea consortile pur chiudendo il bilancio in passivo di euro 170000 aumentava gli stipendi per i dirigenti. Lo stipendio del direttore arrivò dai 36000 ai 48000 euro l’anno. A distanza di 10 anni lo stipendio è praticamente raddoppiato, mentre lo stesso Cabib, nella persona del Presidente e Direttore, si ergono a grandi moralizzatori dispensando attacchi e offese per i cittadini che non riescono a sostenere i costi esorbitanti di un ente, che ricordiamo ha lo scopo di servire un servizio secondo criteri di economia, efficienza ed efficacia. A questo punto ci chiediamo se il Cabib non è in grado di garantire questi criteri che ragion ha d’essere? Sempre nel 2004 fu presentata all’assemblea consortile una lettera dei revisori dei conti i quali esortavano gli amministratori a chiudere il bilancio in positivo e dato che era stato approvato un aumento di stipendi era necessario “aumentare le tariffe” che infatti ebbero due rincari nel 2003 e ad inizio 2004. Questa lettera e i documenti visionati sono la prova schiacciante di quello che il Comitato asserisce da tempo ovvero che le tariffe alte del servizio idrico dipendono solo in parte dal costo dell’energia ma egualmente dipendono da una gestione clientelare di un ente che dovrebbe essere dei cittadini. Se si aumentano gli stipendi per i dirigenti si aumentano le tariffe, se si assume nuovo personale aumentano le tariffe, se la rete non funziona si aumentano le tariffe, se qualcuno ruba l’acqua si aumentano le tariffe. A prova della nostra tesi possiamo infatti vedere che dal 2003 ad oggi ad un aumento sistematico delle tariffe corrisponde un aumento degli stipendi dei dirigenti, che hanno anche l’ardire di bacchettare e offendere i cittadini, quegli stessi cittadini che da anni gli pagano sfizi e lazi.Le informazioni accumulate in una dossier che riassume tutte le stranezze del Cabib verranno presentate in Procura della Repubblica e al nuovo Prefetto di Benevento.La vicenda del Cabib è una delle tante storie di gestione scellerata di un ente pubblico ai danni dei cittadini che deve uscire allo scoperto!Il Comitato No Tariffe Alte e Servizi Scarsi chiede le dimissioni immediate e un momento di confronto pubblico con i cittadini dove i Sindaci hanno il dovere di assumere una posizione rispetto a questa vergognosa vicenda.

 

 

Comitato No Tariffe Alte e Servizi Scarsi

In arrivo la bolletta senza lettura, l’ennesimo “regalo” del Cabib

In questi giorni sono in arrivo le bollette del trimestre Gennaio-Marzo del Cabib. Oltre alla solita mazzata cui i cittadini di Foglianise sono abituati e da evidenziare il fatto che non è stata effettuata la lettura dei contatori e che quindi le cartelle in arrivo si basano su di un consumo forfettario.La mancata lettura del contatore può rappresentare un ulteriore danno ai cittadini. Perchè se il consumo forfettario è superiore rispetto al consumo reale i cittadini saranno costretti a pagare una lauta somma che viene restituita un secondo momento scalando la somma sulla bolletta successiva. Intanto il cittadino comunque deve pagare in tempo la bolletta sovrastimata. In caso di consumo forfettario inferiore a quanto consumato invece il cittadino avrà grandi difficoltà nel pagamento del conguaglio annuale. In poche parole la mancata lettura del contatore provoca l’ennesimo disagio per i cittadini che pagano cifre da capogiro per un servizio scadente.Ci chiediamo il senso di così tante spese per emolumenti al personale e dirigenti se poi non viene nemmeno letto il contatore. Cosa hanno da fare di così importante i dipendenti del Cabib considerato che anche la rete idrica è ridotta a un colabrodo?E questa sarebbe l’efficienza tanto decantata dal Presidente Aceto e dal suo Direttore, che avanzano pretese assurde sui cittadini facendo morali e tacciando di populismo chiunque a ragion veduta contesti tale servizio scadente?Chiediamo che venga effettuata la lettura ogni trimestre dal Cabib e che la bolletta rispecchi i consumi reali inoltre chiediamo il censimento dei contatori di Foglianise a fronte delle dichiarazioni rese recentemente da Lamberti Zanardi che alludeva ad una perdita nel comune di foglianise del 50% dell’acqua erogata tra danni alla rete e furto di acqua.

 

Comitato no Tariffe Alte e Servizi Scarsi

 

7 domande ai sindaci della Valle Vitulanese

Diversi comuni della Valle Vitulanese vanno al voto e in particolare si tratta di comuni che fanno parte del Cabib e che condividono in parte il problema delle tariffe idriche elevate e della scarsezza del servizio offerto dall’ente. Nessuno dei candidati alla carica di sindaco ha ancora spiegato alla popolazione e ai propri cittadini come intervenire rispetto al problema di un ente trasformatosi nel corso degli anni in una struttura costosa, fatta di sprechi inutili e stipendi da favola per i suoi dirigenti. Il bilancio dell’ultimo anno del Cabib è di circa 1000000 di euro di fatturato, il suo direttore prende quasi 100000 euro all’anno una media del 10% sul fatturato dell’ente, una somma esorbitante rispetto alla quale i sindaci restano in silenzio. Perchè tanto silenzio? A chi fa comodo che il Cabib resti così com’è mentre spalma la sua cattiva gestione sui cittadini? I candidati sindaci hanno il dovere di dirci come intendono agire rispetto alla gestione del servizio idrico, come intendono ridurre gli sprechi all’interno dell’ente, quale strategia per ottenere una riduzione delle tariffe idriche. A tal fine per stimolare la discussione abbiamo preparato delle domande, che alla stampa chiediamo di sottoporre ai candidati sindaci e ai sindaci della Valle Vitulanese:

 

1) A fronte di un disagio economico dei cittadini della valle vitulanese diventato insopportabile, quali soluzioni vengono proposte per provare un inversione di tendenza nella gestione del Cabib?

 

2) Quali strategie programmatiche ha messo in atto il Cabib in questi anni per una riduzione dei costi dell’energia elettrica? e se nulla è stato fatto quali strategie programmatiche si vogliono proporre per ridurre i costi esorbitanti di gestione?

 

3) Esiste uno studio di settore rispetto alle eventuali sorgenti che potrebbero fornire acqua a caduta per i paesi della Valle Vitulanese?

 

4) Perchè dal 1991 ad oggi non è mai stato possibile consorziare le tariffe dell’ente così come previsto nelle convenzioni di affidamento della gestione del sii?

 

5) Perchè negli anni scorsi nonostante l’esistenza di bilanci in passivo fu votato l’aumento di stipendi per alcuni dirigenti del Cabib?

 

6) A fronte di enormi costi di gestione come viene giustificato uno stipendio di 100000 euro all’anno per il direttore dell’ente?

 

7)A fronte della grave crisi economica per i cittadini in atto sono pensabili forme di recupero crediti più malleabili e rispondenti alle esigenze dei cittadini senza incorrere per forza alla pratica insopportabile dei distacchi?

 

Comitato No Tariffe Alte e Servizi Scarsi

Resoconto: Incontro con il Sindaco Mastrocinque

Come già annunciato, una delegazione del comitato ”No tariffe alte e Servizi scarsi” ha incontrato il Sindaco Mastrocinque, presso il Comune di Foglianise nella giornata di Sabato, per conoscere quali soluzioni ha da proporre l’amministrazione comunale al fine di andare incontro alle esigenze della cittadinanza e ad abbassare le tariffe del servizio idrico. All’incontro hanno preso parte anche il Vice-Sindaco Tommaselli e l’Assessore De Santis.

Abbiamo sottoposto agli amministratori le criticità emerse in questi due mesi di attività del comitato oltre al principale problema delle tariffe:

1)   La stranezze avvenute nella fase di passaggio della gestione del servizio dal Comune al Cabib con bollette elevatissime in determinati trimestri a centinaia di cittadini che venivano giustificate con l’esistenza di perdite che però non esistevano.

2)   Le cartelle di rientro Equitalia a distanza di tre anni senza possibilità di effettivo riscontro.

3)   La mancanza di fasce minime di consumo per tutelare i nuclei familiari in difficoltà a differenza degli altri paesi.

4)   Le insopportabili procedure di distacco in un periodo di crisi come questo che nei fatti ledono il diritto all’acqua per molte famiglie senza individuare una dilazione ampia e non quella ristretta imposta dal cabib con tasse fisse oltre ai tassi di interesse.

Il dato importante e centrale è l’autocritica fatta dal Sindaco e dall’amministrazione ammettendo di aver commesso un errore con la convenzione di affidamento del Sii al Cabib, appurato subito dopo aver preso visione delle bollette salate che arrivavano ai cittadini di Foglianise, legittimando quindi le proteste messe in atto.

Nella ricostruzione di come nel tempo si è arrivati a questa situazione, Mastrocinque ha sottolineato come le tariffe fossero alte già prima del passaggio al Cabib ( vero anche se erano del 30% in meno rispetto alle attuali e lo stesso aumento fu allora da loro votato)  e che il passaggio stesso è stata l’unica via percorribile per garantire la continuità del servizio in quanto l’idraulico capace di far funzionare il sistema era andato in pensione.

Il sindaco, alla luce di un errore commesso,  ha quindi affermato la volontà di mettere in atto tutte le azioni possibili per mettere in campo una programmazione utile alla riduzione delle tariffe.

Lo stesso ha inoltre attribuito ai vertici del Cabib la mancanza di trasparenza nella gestione e che il funzionamento dell’assemblea consortile è nei fatti bloccato a causa della non convocazione della stessa da parte degli stessi vertici.

E’ evidente che è in atto un duro scontro all’interno dell’ente Cabib di cui però le vittime inconsapevoli non possono ancora essere i cittadini.

In queste settimane da lati contrapposti sono state affermate e insinuate gravi accuse, che possono essere indicative sul come è stato gestito il Cabib in questi anni e che confermano i dubbi sacrosanti dei cittadini.

La prima fa riferimento alle affermazioni di Lamberti Zanardi il quale asseriva alla perdita del 50% dell’acqua fornita a Foglianise tra dispersioni e sottrazioni dolose. Ci chiediamo dunque sono i cittadini onesti e ingenui quelli che in pratica pagano anche quel 50% di acqua che si disperde, senza adoperarsi in interventi strutturali sulla rete, o che viene addirittura rubata?

Se veramente esiste, come affermato da un amministratore, una sottrazione dolosa, chi controlla o dovrebbe controllare affinchè non avvenga?

La seconda illazione è quella del presidente Aceto il quale in due occasioni ha fatto riferimento ad “una pressione affinchè l’ente fosse gestito come un carrozzone politico” senza però mai chiarire le sue affermazioni cifrate.

Infine le affermazioni del Sindaco Simeone e del Sindaco Mastrocinque che nel denunciare la mancanza di trasparenza nel Cabib facevano addirittura riferimento all’approvazione nel 2003 di aumenti di stipendi per alcuni dirigenti nonostante la chiusura dei bilanci fosse in disavanzo.

Un dato certo che emerge da questo fuoco incrociato è che i cittadini hanno pagato e stanno pagando da diversi anni le conseguenze di queste gestioni clientelari e poco trasparenti e non solo le spese dell’energia elettrica come pretestuosamente si vuol far credere.

Queste gestioni sono talmente poco chiare che oggi paradossalmente sono gli stessi amministratori degli ultimi anni a sollevare dubbi sul loro operato!

Mastrocinque  ha  comunque tenuto a sottolineare e precisare in più di un occasione di non voler essere il prossimo presidente del Cabib ma che il suo voto è a disposizione per chiunque proponga una programmazione strategica calendarizzata che si ponga come obbiettivi la riduzione dei costi e degli sprechi e di conseguenza delle tariffe idriche con particolare attenzione agli sprechi che in questi anni sono stati fatti sulla gestione degli appalti e sugli emolumenti ai dirigenti.

Lo stesso ha sottolineato che un direttore di un ente come il Cabib non può arrivare a percepire 97000 euro all’anno, somma che nemmeno amministratori di enti più autorevoli percepiscono.

A questo punto noi cittadini ci chiediamo se può essere credibile un ente che con morali e bacchettate ammonisce i cittadini in difficoltà a pagare somme esorbitanti per un servizio non dei migliori umiliandoli ulteriormente con le procedure di distacco mentre il suo direttore percepisce quasi 100000 euro all’anno.

Il Comitato ribadisce la necessità di individuare strategie a breve e a lungo termine (individuazione fasce minime di consumo, rispetto dell’art 4 della convenzione per l’attuazione di una tariffa unica consortile,  individuazioni di fonti a caduta, costruzione di impianti ad energia alternativa, riduzioni degli sprechi e introduzione di tetti agli stipendi dei dirigenti)  mai messe in atto dal Cabib, seppur lo statuto lo chiarisca, e nemmeno dai Comuni, per giungere ad una riduzione delle tariffe.

Noi sfidiamo pertanto i sindaci, in quanto componenti del Cabib, ad assumere l’impegno e l’onere di portare a termine le nostre rivendicazioni e a porre quindi come primo punto all’ordine del giorno della propria agenda gli interessi dei cittadini e le loro esigenze e non gli interessi personali.

Noi, come ribadito ieri, continueremo a vigilare su questo e a chiedere conto pubblicamente agli amministratori del loro operato.

A tal fine è in programma nelle prossime settimane un dibattito pubblico dal titolo: Questione idrica e tariffe salate, quali soluzioni?Inviteremo i sindaci dei comuni facenti parte del Cabib ad assumere una posizione pubblica e di certo la loro eventuale assenza peserà come un macigno sulle future responsabilità

Comitato No Tariffe Alte e Servizi Scarsi

Apertura sportello del comitato

Sportello di denuncia delle vessazioni del cabib, di informazione delle azioni di distacco del servizio, un centro di raccolta delle bollette impazzite, un’azione utile a studiare i casi anomali e nello stesso tempo a raccogliere informazioni per il nostro dossier che presenteremo alla Procura della Repubblica. Invitiamo tutti i cittadini a venirci a trovare. Sede CGIL Foglianise (adiacente piazza mercato)

Prima vittoria per il comitato

Abbiamo da poco appreso la notizia della sfiducia del Presidente del Cabib a causa delle tariffe idriche troppo alte. Di certo una prima vittoria del Comitato No Tariffe Alte e Servizi Scarsi che in poche settimane è riuscito a concentrare l’attenzione sulla tematica dei costi dell’acqua al punto di essere determinanti per l’attuazione della sfiducia.
Una vittoria che di certo non ci rassicura ma ci spinge a continuare la nostra battaglia.
Se qualcuno crede di poter cavalcare la protesta per mere manovre politiche spinte da interessi personali si sbaglia di grosso, se qualcuno pensa di aprire la corsa alla propria presidenza senza dar conto questa volta ai nostri interessi è un illuso, i Sindaci ci dicano chiaramente quali azioni vogliono da subito intraprendere e mettere in campo per un’immediata riduzione delle tariffe idriche e quale programmazione strategica attuare per una riduzione dei costi e degli sprechi che però non può di certo colpire i cittadini come è stato fatto fino a questo momento.
Il Cabib è un ente di diritto pubblico con lo scopo di fornire un servizio in base ai criteri di efficienza, efficacia ed economia e non può essere invece un ente speculativo con l’obbiettivo di ottenere profitto dalla gestione di un servizio.
Se ci sono degli sprechi vanno di certo ridotti e vanno individuate le azioni che possano ridurre i costi derivanti dall’uso dell’energia elettrica. Dall’ultimo bilancio del Cabib emerge una spesa rilevante per l’energia elettrica ma una spesa alquanto significativa per emolumenti al personale compresi dirigenti e direttore pari a 400000 euro annui. Soltanto il direttore costa 92000 euro annui. Non ci vengano quindi a raccontare ancora una volta di accettare supinamente il costo eccessivo dell’acqua mentre vengono sperperati i soldi per i dirigenti, non ci vengano a dire che i cittadini di Foglianise devono pagare mentre loro restano inadempienti rispetto all’osservanza dell’art. 4 della convenzione di affidamento del servizio idrico nella quale si impegnano a individuare un’unica tariffa. Con costi esorbitanti, con il depuratore pagato anche se non c’è, con la pratica del distacco il diritto ad un bene prezioso come l’acqua è di fatto leso ai cittadini di Foglianise. Il Comitato No Tariffe Alte chiede da tempo un incontro ufficiale con i Sindaci e i vertici del Cabib, lo faremo alla prima assemblea consortile, facendo valere le nostre ragioni e facendoci ascoltare al costo di bloccare i lavori dell’assemblea stessa.
Non si può più giocare con la pelle dei cittadini!

Comitato No Tariffe Alte e Servizi Scarsi

Casa dell’acqua: fumo negli occhi ai cittadini di Fogliansie

Dopo settimane di silenzio sui quesiti posti dal Comitato No Tariffe Alte e Servizi Scarsi da parte del Sindaco Mastrocinque e dell’amministrazione comunale oggi appare la notizia dell’installazione della casa dell’acqua a Foglianise che suona come una mera azione di propaganda da parte di chi non riesce a dare risposte e a fornire soluzioni ai problemi dei cittadini. La casa dell’acqua verrà installata in una città dove in base alle affermazioni dei dirigenti del Cabib il 50% dell’acqua viene dispersa e non si sa che fine fa. Nella città di Foglianise esistono tantissime fontane stranamente e magicamente non funzionanti perchè l’acqua prende altre “vie” e adesso ci vengono a raccontare che è necessaria l’installazione di una casa dell’acqua. Un’iniziativa che getta fumo negli occhi, senza alcun tipo di criterio se non quello di emulare altri paesi vicini che però forse hanno già risolto il problema delle tariffe del servizio idrico.
Un’iniziativa che presumiamo abbia dei costi che potrebbero essere resi trasparenti alla comunità. Intanto mentre si esulta per l’ennesimo regalo elargito ai cittadini di Foglianise non si riesce a capire quali siano le soluzioni individuate dall’amministrazione comunale per giungere ad una riduzione delle tariffe. Anzichè pensare a risolvere i problemi seri dei cittadini si preferisce ancora governare con effetti speciali che possono stupire gli ingenui ma non di certo i cittadini che hanno difficoltà a pagare le bolette dell’acqua.

Comitato No Tariffe Alte e Servizi Scarsi